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al testo di Franca Colozzo
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Invio in segno di amicizia tra i nostri due paesi, Italia e Libano, una mia poesia pubblicata sul web e su vari siti letterari, in particolare su La Recherche (www.larecherche.it).Sperando che l'apprezziate e certa che l'Italia sta facendo la sua parte, come sempre vicina al Libano, è il mio umile omaggio ad una terra martoriata da sempre alle porte del medio Oriente. Grazie per la cortese attenzione con l'auspicio che questo triste momento sia solo un brutto ricordo di monito per tutto il mondo.
As a sign of friendship between our two countries, Italy and Lebanon, a poem of mine published on the web and on various literary sites, in particular on La Recherche (www.la recherche.it):
LA VOCE DEL LIBANO
Qual è la voce del Libano? Quale l'attesa di verità? Inganno o illusione del vero si celano tra le rovine dell'incuria umana? Come ti senti Beirut ora? Quale calamità maggiore del tuo volto devastato!
Oggi navigo in mezzo al tormento di domande senza risposta, ma chi conosce la verità, parli per favore. L'incubo del terrorismo mi ha stretto un nodo alla gola: scopri il velo, o uomo, che giaci esangue sulle soglie del tempo! Siano la tua fede la tua bandiera, la libertà la tua veste, l'umanità il tuo destino a metà tra animale e divino.
Un Adamo sbagliato ed un’ Eva complice alla ricerca dell’ illusione d'una felicità senza spazio né tempo. Adamo si dovrà purificare, ma Eva non fu la principale artefice, solo l'anima d'un Adamo schiavo dei suoi desideri.
BEIRUT piange ora i morti suoi. Ma chi sradicherà la radice del male, dell'intolleranza, della schiavitù, chi romperà le catene?
Alzati Libano dalle tue ceneri, riprendi il cammino di accoglienza, solidarietà, amore. Nei tuoi campi profughi conti le ore d'una clessidra ferma all'esplosione. Alzati Libano e cammina ancora: tu sei del Medio Oriente la bussola, il faro in un mare tempestoso, la speranza negata, sei la vita mancata al siriano, al profugo palestinese, alla viltà d'un mondo immerso nel male.
LIBANO rinasci ora, innalza nel vento la tua preghiera, al di là d'ogni religione, volerà alta la tua bandiera insanguinata per afferrare il grido che si leva dal tuo cuore stretto dal dolore. Sia questo l'inizio di un nuovo fato, un percorso negato finora alla Storia...
* English version
THE VOICE OF LEBANON
What is the voice of Lebanon? What is the expectation of truth? Deception or illusion of the truth are hidden among the ruins of human neglect? How do you feel Beirut now? What greater calamity than your devastated face! Today I sail through the torment of unanswered questions, but whoever knows the truth, please speak. The nightmare of terrorism has made a lump in my throat: O man, discover the veil which bloodless lies on the threshold of time! May your faith be your banner, liberty your garment, humanity your destiny halfway between animal and divine.
A wrong Adam and an accomplice Eve in search of the illusion of happiness without space or time. Adam will have to be purified, but Eve was not the main architect, but the soul of an Adam enslaved by his desires. Beirut now mourns his dead. But who will eradicate the root of evil, intolerance, of slavery, who will break the chains?
Rise Lebanon from your ashes, resume the path of welcome, solidarity, love. In your refugee camps you count the hours of an hourglass stopped at the explosion. Get up Lebanon and walk again: you are the compass of the Middle East, the lighthouse in a stormy sea, hope denied, you are the missing life to the Syrian, to the Palestinian refugee, to the cowardice of a world steeped in evil.
Lebanon reborn now, raise your prayer in the wind, beyond any religion, it will fly like your bloody flag to grasp the cry that rises from your heart tight in pain. Let this be the beginning of a new fate, a path so far denied to history.
By Franca Colozzo (All rights reserved)
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